Italia 5^ al mondo per i furti di account e-mail – Il report di CRIF – JMConsulting

Italia 5^ al mondo per i furti di account e-mail – Il report di CRIF

Le email sono i dati maggiormente frodati nel dark web, cresciuto del +17,9% nel primo trimestre del 2023.

Ai primi posti della classifica Gmail, Yahoo e Hotmail.

911.960 alert inviati sul dark web, oltre 45.600, inviati dall’open web.

L’Osservatorio Cyber realizzato da CRIF, mira ad analizzare la vulnerabilità delle persone e delle aziende agli attacchi cyber, e interpretare i trend principali che riguardano i dati scambiati in ambienti Open Web e Dark Web, la tipologia di informazioni, gli ambiti in cui si concentra il traffico di dati e i paesi maggiormente esposti. In questa edizione è emerso che le informazioni di contatto e le credenziali di account sono sempre più appetibili per i frodatori e rendono possibili truffe e furti di identità, sfruttando anche tecniche di social engineering. In forte crescita è il ransomware, soprattutto per nelle aziende.

I dati più frodati:

Indirizzi e-mail;
Password
Username
Indirizzi postali
Numeri di telefono.

I paesi più colpiti:

Brasile,
Regno Unito,
Polonia, Giappone,
Canada,
Italia,
Stati Uniti d’America,
Russia,
Germania,
Bulgaria.

Account e numeri:

I servizi di posta frequentemente rilevati in circolazione sul dark web risultano Gmail, Yahoo e Hotmail, seguiti da siti di incontri, servizi di telecomunicazioni, salute e fitness.
Nel 90,7% dei casi gli account e-mail rilevati sono personali, mentre nel restante 9,3% sono account business, in crescita del +3,7% rispetto al secondo semestre 2022.

Il numero di telefono:

Il numero di telefono è un dato personale sempre più prezioso e da tutelare. Completa il profilo della vittima ed è stato rilevato in combinazione con una password nel 29% dei casi. Incrementa la possibilità di ricevere messaggi fraudolenti di smishing (phishing via SMS) più credibili.
SIM swapping, è un’altra tecnica che consente ai frodatori di accedere a determinati servizi al posto della vittima stessa (bypassando l’autenticazione a due fattori). Se associato anche alla password, aumenta la vulnerabilità della vittima.

In Italia:

Nel primo semestre 2023 oltre il 40% degli utenti ha ricevuto un alert relativo ai propri dati.
4 utenti su 5 hanno ricevuto alert relativi al furto di dati monitorati sul dark web.
Nel web pubblico, gli utenti allertati sono stati il 20,5%.
I dati più frequentemente rilevati sono stati il codice fiscale (55,1%) e l’indirizzo e-mail (32,3%), seguiti da numero di telefono (7,6%), username (2%) e indirizzo postale (3%).

Cosa fare:

Prestare molta attenzione alle e-mail e ai messaggi,
Non cliccare sui link contenuti nelle e-mail o negli SMS sospetti,
Non rispondere fornendo dati personali a messaggi apparentemente inviati da banche altre aziende,
Controllare il numero di telefono o l’indirizzo e-mail del mittente.